Anche oggi, un po' sconsolato dalla noia di due ore di letteratura poco appassionanti e dalla stanchezza che mi travolge in questo periodo, guardo il suburbano S5 avvicinarsi alla banchina. Entro con Gaia, una mia carissima amica, e altri compagni e ci sediamo sorridenti per le nostre storie matte che puntualmente ci scambiamo. Ma avverto qualcosa di strano, una sensazione che è consistentemente sottile… Un sussurro di assoluta certezza da parte del mio sesto senso: “Ora lo incontrerò.”. Daniele scende “stranamente” a Cavaria, una delle prime fermate, con Gaia e rimango solo poco dopo – un po' più a lungo del solito – sulla carrozza.
Il treno inizia la lunga frenata: siamo quasi a casa. Faccio scendere dolcemente la giacca dal portacappelli e mi volto per infilarmela prima di scendere. Guardo dritto davanti a me...È LÌ! Un'energia prorompente mi scuote le membra e s'irradia per tutto il tronco, un fuoco immenso che incenerisce tutto con il suo passaggio imperterrito. Paura e Rabbia che si fondono in un'arma devastante; e io osservo.
Tutta la pratica, la conoscenza e coscienza che ho preso sull'avvenimento traumatico della mia vita mi vengono in soccorso per farmi fare un passo indietro e non precipitare in questo cratere di lava incandescente.
Scendo in fretta e prendo la strada per casa iniziando a pensare alle solite “credenze rafforzanti” che mi permettono di vedere con occhi diversi la situazione. Poi, in un attimo, una voce improvvisa, dolce, femminile mi risuona: è quella di Erica che dice che la guarigione a livello fisico avviene semplicemente sentendo senza riserve, identificazione né rancore l'emozione; dice che basta questo, basta immergersi amando l'emozione stessa come se fosse una persona e ringraziandola. E con questa presa di coscienza istantanea e decisiva inizio a fermare la mente, a spegnere il pensiero (senza alcuno sforzo!) e a scaldare il cuore perché dialoghi con questo fuoco di rabbia e paura dicendo lui parole dolci. “Ti ascolto, esprimiti pienamente. Non ho rancore, non ho giudizio nei tuoi confronti e mi scuso di averti rinchiuso nel mio subconscio fin'ora. Sei libero di esprimerti”. Con un sorriso gioioso mi accorgo anche di un altro particolare: questo calore ha come sorgente il fianco destro del bacino, proprio dove ho dolori da giorni che mi creano grande disagio: è come il punto in cui nasce questa energia, come se si fosse racchiusa e addormentata provocandomi i fastidiosi sintomi destabilizzanti che mi stavano facendo preoccupare. Infine mi rendo conto che amando, lasciando esprimere a parole sue e ACCETTANDO la mia paura e la mia rabbia, il bacino destro smette completamente di dolére.
Allora quasi piango dalla realizzazione che il mio corpo non è mai stato malato: ci si era solo addormentata un'emozione
Vi segnalo il sito internet di una delle persone che più riescono a ispirarmi:
ericapoli.it
ericapoli.it
Si tratta, per l'appunto, di Erica Francesca Poli.
Laureata in medicina, è psichiatra, psicoterapeuta e perito del tribunale di Milano nonché pioniera, studiosa e applicatrice della nuova Medicina Integrata che vede al centro della malattia l'intero complesso umano di psiche-soma (nonché soma-psiche) e anima in relazione ai disturbi fisici. Si avvalora anche delle sue conoscenze nel campo delle neuroscienze e ha scritto "Anatomia della Guarigione, i sette principi della nuova medicina integrata" (http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__anatomia-della-guarigione-erica-francesca-poli.php) che ha già riscontrato un successo enorme, sia per l'utilità pratica dello scritto, sia perché avvalora scientificamente ogni concetto esposto che, magari, ancora non è entrato nell'ottica della medicina cosìdetta convenzionale. È proprio lei la "Erica" a cui si fa riferimento nel testo sopra.
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