Con una confessione del genere mi sarei guadagnato un falò privato o, con più fortuna, una martellata lì dove non batte il sole da parte dell'unanimità della popolazione medievale. Per fortuna sono nato coi pokémon, Friends e Giuliacci a fare le previsioni del tempo.
Avrete già notato la differenza che ho utilizzato nello scrivere i due termini: la prima lettera della parola. Di fatto, se la chimica è una scienza moderna, l'Alchimia è quella che viene definita una scienza sacra, così come l'Astrologia e la Magia, da cui sono derivate poi l'astronomia e la fisica; ma cercherò di non allargarmi su questi altri due immensi mondi per lasciar spazio a quello a cui sono più affezionato.
In realtà, Alchimia e Chimica hanno il medesimo significato di segreto (chema in arabo, diventato poi scorrere, fondere in greco), sennonché la prima è provvista dell'articolo determinativo "Al", quindi "Il Segreto". (fonte: dizionario etimologico etimo.it)
Questo avvalora un po' di più l'importanza che riservo all'Alchimia ma ancora non ne spiega il significato vero. Ciò che sa la massa riguardo a questa Opus Magnum (in lat. Grande Opera, come viene spesso chiamata) è che anni fa, in una fascia temporale non ben definita del medioevo, alcuni abbienti mistici con una percezione della realtà deviata da acidi forti e assenzio a barilate mettessero in atto questa pratica per cercare di ottenere fiorfior di lingotti d'oro da pentolacci vecchi e tocchi di piombo con alambicchi e vetreria di Murano. Poi è arrivato tutt'un tratto l'ottocento e la chimica ha salvato la situazione.
Non vi è mai parso un po' riduttivo? Non avete mai sentito nell'animo che forse sotto a questa fretta ellittica di descrizioni simili alla mia ci fosse qualche cosa di magnificamente puro, utile e con un fine mirabile?
L'Alchimia è una squisita metafora: parla della trasformazione della nostra interiorità, delle nostre emozioni da quelle grossolane - o di piombo - a quelle fini, sottili e ricche di coscienza e amore - quelle d'oro -.
I veri alchimisti, che sono esistiti nel corso di tutta la storia umana (Tommaso D'Aquino, Alessandro Conte di Cagliostro, John Dee, Tommaso Palamidessi, Franco Battiato, etc.) non hanno fatto altro che mettere in atto una trasformazione interiore in modo da ottenere il lapis philosophorum, la pietra filosofale che con la sua energia inequiparabile trasforma tutto ciò che sfiora in oro puro: il cuore.
Questi aspetti, che sembrano estremamente spirituali, sono in realtà fisici, ma di una fisicità estreamente sottile (come neuroscienze e fisica quantistica hanno e stanno dimostrando). L'Alchimista, col fuoco costante dell'osservazione, costruisce letteralmente i propri corpi sottili e, cosa più importante, quello dell'anima.
Il secondo motivo che, insieme al precedente, fa da ponte tra Alchimia e chimica, è il fatto che una influenza l'altra in un circolo: la chimica (intesa come il mondo "esterno" a noi) è direttamente subordinata alla nostra visione della realtà e alle nostre credenze sulla realtà stessa (cosa che, ripeto, la fisica quantistica ha facilmente dimostrato scientificamente) e, al contempo, essendo la realtà specchio del nostro mondo interno, essa è utile per cambiare il nostro inconscio e per effettuare progressioni energetiche e cambiamenti interiori.
L'ultimo fatto che lega le due scienze è che la chimica sia una derivazione di una deviazione dell'Alchimia, ossia è nata quando questa era già deviata. Molti alchimisti, infatti, hanno iniziato nel corso del tempo a non essere più in grado di lavorare su di sé lanciandosi alla, ormai rinomata, pazza ricerca del metodo per trasformare sul piano materiale i metalli vili in oro. Da lì è poi nata la chimica come la conosciamo oggi, quindi lo studio delle trasformazioni della materia e delle sue leggi.
Sia chiaro che con questo non disprezzo la chimica che amo e studio con tutta la mia passione: è stato però bello condividere con voi la sua storia e la sua altra faccia che mi ha fatto altrettanto innamorare.
I testi a cui faccio riferimento e che mi hanno iniziato a questo argomento sono tutti i libri di Salvatore Brizzi (salvatorebrizzi.com)
(clicca l'immagine per il video di una sua conferenza sulla prima fase dell'Alchimia: la Nigredo)
È la persona che ad oggi più mi ha dato col suo lavoro ineccepibile. Tiene conferenze in tutta Italia su questo ed altri argomenti, ma principalmente su imparare a vedere la bellezza e l'apertura del cuore.
Ha pubblicato una serie di libri che consiglio soprattutto se siete curiosi di approfondire il tema Alchimia (http://www.ilgiardinodeilibri.it/autori/_salvatore-brizzi.php)
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